Simboli e figure di divinità utilizzati nelle creazioni Namamālā, spiegati in modo semplice e chiaro per poterli comprenderle.

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Fiore di Loto


Fiore di Loto
Il Loto cresce in acqua fangosa, salendo in alto sopra la superficie, aprendosi alla luce del sole come un bellissimo fiore incontaminato. Con le sue radici che affondano nel fango, si immerge ogni notte nell’acqua torbida del fiume e, imperterrito dal suo ambiente sporco, rifiorisce miracolosamente la mattina successiva senza lasciare residui sui suoi petali. Il loto rappresenta qualcosa di soprannaturale e illuminante per le culture orientali, motivo per cui è spesso visto anche accanto a figure divine.
Fiore della Vita


Fiore della Vita
Questo simbolo mistico può essere trovato in quasi tutte le principali religioni e culture del mondo intero, in manoscritti, templi e arte. E’ composto da diversi cerchi concentrici, uguali e sovrapposti dove la forma più comune è il modello esagonale.
Nel pensiero New Age, il Fiore della Vita ha fornito ciò che è considerato un profondo significato spirituale e forme di illuminazione a coloro che lo hanno studiato come geometria sacra.
Si ritiene contenga informazioni vitali sui segreti dell’Universo e su tutti gli esseri viventi (dalle molecole e dagli atomi ai pianeti e alle galassie).
Rappresenta la rinascita e la speranza e riflette la perfezione e l’armonia.
Om


Om
E’ un suono sacro, considerato il suono primordiale che ha dato origine all’Universo e che unisce mente, corpo e spirito. Om è avvolgente e si ritiene che le vibrazioni create dal suono stimolino i chakra in tutto il corpo, in particolare il terzo occhio e il chakra della corona, che ci aiutano a connetterci con il nostro io Divino. E’ uno dei simboli spirituali più importanti e si trova in molti antichi testi indù, preghiere e cerimonie.
Gau


Gau
Dorje (Varja)


Dorje (Varja)
Il dorje (in tibetano), vajra (in sanscrito), è un’arma rituale che simboleggia le proprietà di un diamante (indistruttibilità) e di un fulmine (forza irresistibile), quindi di protezione per la mente in quanto aiuta a stabilizzare gli sbalzi di umore e creare uno stato di equilibrio emozionale.
La forma doppia viene utilizzata come sigillo su importanti scritture e viene impiegato spesso alla base di statue raffiguranti le principali divinità tibetane ed indiane.
Se indossato, questo simbolo, ci rammenda le qualità e le potenzialità positive della nostra mente, di cui esso ne è il simbolo, come un promemoria a non sprecare mai la nostra esistenza.
Spirale


Spirale
La spirale è l’antico simbolo intuitivo dello sviluppo spirituale fisico, mentale della nostra identità con l’universo che si snoda attraverso le stagioni rotanti dei suoi anni Si trova nelle culture di tutto il mondo e si riflette nello sciamanesimo, nei culti del serpente, nella tradizione dei draghi, nella geomanzia, nella magia, nel misticismo e nell’arte rituale e nella danza nel corso della storia.
La parola sanscrita per la spirale è “kundalini”, che suggerisce il “potere del serpente”. Nello yoga tantrico, Kundalini sale attraverso il corpo attraverso i Chakra o i 7 centri energetici ed è spesso raffigurato come un serpente attorcigliato.
Hamsa


Hamsa
Chiamata anche Mano di Fatima o Mano di Miriam, è un antico ma ancora molto popolare talismano di origine mediorientale che simboleggia la mano di Dio. Simbolo femminile e di protezione, si ritiene porti fortuna e felicità.
La parola “Hamsa” significa “cinque”, e rappresenta le dita della mano destra.
Ogni dito si connette a un elemento e un chakra e possiede la sua energia:
POLLICE: elemento fuoco, chakra del plesso solare.
INDICE: elemento aria, chakra del cuore.
MEDIO: elementi eterici, chakra della gola.
ANULARE: elemento terrestre, chakra della radice.
MIGNOLO: elemento acqua, chakra sacrale
Ying Yang


Ying Yang
“Ying e Yang sono principi universali dell’antica filosofia cinese la quale considera l’individuo una concentrazione di energia. Si afferma che l’uomo contiene in se il principio del cielo e il principio della terra, noi stiamo in mezzo a queste due forze. Sono due forze diametralmente opposte, due movimenti, due tendenze, due aspetti…” – Tratto dal libro “Il mio AutoShiatsu per la tua salute” S. Rizzioli
Le energie maschili e femminili sono entrambe ugualmente importanti e necessarie in ognuno di noi indipendentemente dal genere. Le differenze tra le due possono essere notevoli e, come la maggior parte delle forze opposte (Yin e Yang), l’equilibrio delle due energie determinerà quanto prospererai e quanto armoniose saranno le tue relazioni con gli altri.
Sankofa


Sankofa
Sankofa è un simbolo universale e deriva dalla tribù Akan in Ghana. Vuol dire sapere osservare prima di agire, conoscere prima di parlare, imparare prima di dar vita a qualcosa di nuovo.
La parola deriva da queste parole:
- SAN (ritorno)
- KO ( andare)
- FA (guardarre, cercare e prendere)
Ci deve essere movimento e nuovo apprendimento con il passare del tempo, e mentre questa marcia in avanti procede, la conoscenza del passato non deve mai essere dimenticata.
Shri Yantra


Shri Yantra
Diagramma geometrico sacro e yogico usato da migliaia di anni in India, Cina e Tibet per attrarre la buona sorte e che racchiude un profondo significato. Utilizzato per attirare abbondanza ed energia spirituale nella propria vita, è anche considerato la rappresentazione visiva del suono sacro OM e quindi la storia stessa della creazione dell’Universo.
Composto da 9 triangoli, strettamente interconnessi e generati da un punto centrale che simboleggia l’unione tra il maschile e il femminile e rappresenta un richiamo per noi stessi: ci invita a trovare il nostro centro interiore e a unire la divinità e la nostra coscienza umana. Così facendo, lo Yantra diventa un potente strumento di armonizzazione e di connessione con il divino e la nostra essenza profonda.
La geometria dei triangoli è circondata da due serie di petali di loto, una da otto e una da sedici dove quest’ultima simboleggia i dieci organi di percezione (lingua, naso, bocca, pelle, occhi, orecchie, piedi, mani, braccia e organi riproduttivi) con i cinque elementi (terra, acqua, fuoco, aria e spazio) e infine la mente.
Shou


Shou
Simbolo adottato in molte culture asiatiche per rappresentare una lunga vita e l’immortalità.
Proviene dalla filosofia taoista che sollecita la connessione con la Natura come la vera via o via verso l’illuminazione ed è per questo motivo che è stato anche collegato all’armonia e alla felicità.
Incarna i 5 principi nella filosofia taoista che sono:
• Nobiltà
• Forza
• Saggezza
• Consapevolezza
• Responsabilità
Puoi vedere i quattro angoli di questi principi nel simbolo ed il quinto elemento è rappresentato al centro perché bisogna avere saggezza per discernere come utilizzare gli altri quattro principi.
Ganesha


Ganesha
Ganesha, il dio dalla testa di elefante, conosciuto come il Signore della Saggezza e del buon auspicio ma anche come il Distruttore degli Ostacoli. In India è uno degli Dei più amati e venerati e rappresenta il risveglio spirituale, l’equilibrio interiore e la saggezza.
Surya


Surya
Surya è sia il Dio del Sole, sia il sole stesso.
E’ una divinità primitiva nel mito della creazione indù che rappresenta originariamente la versione indiana dell’Elio (Elios) greco-romano. È considerato il creatore dell’Universo e la fonte di tutta la vita.
È l’anima suprema che porta luce e calore al mondo.
Lakshmi


Lakshmi
La dea della prosperità, della fortuna, del potere, del lusso, della bellezza e del buon auspicio e tra molte altre virtù, è la moglie fedele di Vishnu.
Ella conferisce a persone meritevoli in base al loro karma passato ed ai gradi di devozione.
È descritta come irrequieta, estrosa ma materna, con le braccia alzate per benedire e concedere.
Saraswati


Saraswati
E’ una radiante dea indù che rappresenta il libero flusso di saggezza e coscienza. ma anche della verità, del perdono e delle guarigioni. È la patrona delle arti, della musica, della filosofia, della creatività e viene considerata anche la creatrice della lingua Sanscrita. Ha quattro mani che rappresentano quattro aspetti della personalità umana nell’apprendimento: mente, intelletto, vigilanza ed ego.
E’ considerata la consorte del grande dio Brahma e parte del Tridevi, le tre divinità femminili del pantheon induista (Lakshmi, Parvati e Saraswati).
Vishnu


Vishnu
E’ il conservatore e protettore dell’Universo, il suo ruolo è quello di tornare sulla terra in tempi difficili e ripristinare l’equilibrio tra il bene e il male. Nel mito indù, egli assume molte forme e reincarnazioni ma, come tutti gli dei induisti, è il simbolo della coscienza e degli aspetti della natura umana. Membro della Trinità (Trimuti) indù insieme alle tre divinità principali responsabili della creazione (Brahma), mantenimento (Vishnu) e distruzione (Shiva) dell’universo. A differenza degli altri due, Vishnu ha il potere di creare e distruggere. Questi poteri sono rappresentati dai suoi simboli, tra cui anche la conchiglia (Shanka) che simboleggia il suono primordiale della creazione, OM, da cui è emerso l’universo, e il “discus” / chakra, che distrugge le questioni spirituali e fa strada alla chiarezza. Vishnu rappresenta il potere della creazione e della distruzione che lavorano insieme per trovare l’equilibrio, l’ordine o dharma nel mondo.
Hanuman


Hanuman
Hanuman è una divinità indù molto potente e forte, la cui forma è per metà scimmia e per metà umana. Trova un posto importante nel Ramayana. Considerato uno dei più grandi devoti di tutti i tempi, Hanuman è un “simbolo di devozione assoluta e disinteressata” al suo amato Rama una forma (avatar) del Signore Vishnu, un dio degli indù. Erano così intimamente connessi che è stato detto che Hanuman è “il respiro di Ram”.
Hanuman è una figura di forza, perseveranza e devozione. E’ l’essenza della vitalità, lo yogi perfetto e il dio sia dell’asana che del pranayama. Rappresentando e dimostrando molti strumenti ed elementi del processo di risveglio,diventa lo sfondo all’interno del quale si evolve il risveglio. Simbolo perfetto di altruismo e lealtà, il culto di Hanuman aiuta l’individuo a contrastare il cattivo karma, generato dall’azione egoistica, e garantisce al credente forza nelle prove durante il viaggio della vita.
Radha & Krishna


Radha & Krishna
L’eterna storia d’amore di Radha e Krishna è una delle più affascinanti della mitologia indù, e simboleggia il potente legame tra questa coppia divina.
Tale era il loro amore, che alla fine la coppia divenne una cosa sola, unificando le forme maschili e femminili di Dio:
Krishna rappresentava la sua forma primordiale, mentre Radha incarnava tratti “femminili” tradizionali come la beatitudine spirituale, la natura eterna di Dio e la coscienza umana dell’esistenza di Dio.
Krishna, si dice, incanta il mondo, mentre Radha lo incanta.
L’eterna consorte di Krishna, che secondo la Bhagavad Gita (sacra scrittura universale) è la Persona Suprema dal Quale tutto emane, è Radha, dalla quale provengono tutte le dee della fortuna e tutte le divinità femminili, incluse le consorti di Brahma e Shiva. Vishnu è Krishna, in automatico la Sua consorte è Radha.
Shiva


Shiva
La divinità tra le più venerate e complesse della mitologia induista, rispecchia la bipolare ed ambivalente interconnessione di vita e morte, conosciuto sia come Distruttore che come Creatore.
Spesso viene rappresentato mentre compie la sua danza cosmica ed è una metafora dell’equilibrio nell’Universo che si crede che Shiva mantenga così magistralmente, simboleggiando il ritmo eterno di vita e di morte che continua in cicli infiniti.
Nataraja


Nataraja
Kalì


Kalì
Divinità femminile induista che rimuove l’ego e libera l’anima dal ciclo di nascita e morte. In quanto Dea e Madre, Ella distrugge per trasformare, per purificare e per accogliere. Incarna la libertà illimitata ed esistenziale di essere, senza chiedere il permesso.
Scegliere Kali come icona non significa rivendicare il diritto di essere aggressivi, selvaggi, o spietati, ma anzi, abbracciare il fatto che l’obiettivo finale per il quale le donne continuano a essere in guerra è, semplicemente, essere se stesse.
1° Chakra Mūlādhāra


1° Chakra Mūlādhāra
Il Chakra della Radice si trova alla base della colonna vertebrale. I colori associati a questo chakra di base sono il rosso, che rappresenta la passione per la vita, la forza e la vitalità o il nero, che significa stabilità o radicamento. ll bilanciamento di tale chakra crea le solide basi per aprire gli altri sei centri energetici dei chakra, è ciò che ti lega alla Terra, creando le fondamenta su cui costruisci la tua vita. E’ associato ai nostri sentimenti di sicurezza e protezione, sia fisici che metaforici. Migliore è il radicamento, migliore è la prospettiva con cui affronteremo le difficoltà della vita.
Funzione: fiducia in sé stessi, stabilità, sicurezza.
2° Chakra Svādhiṣṭhāna


2° Chakra Svādhiṣṭhāna
Il Chakra Sacrale si trova appena sotto l’ombelico, all’altezza del basso ventre. L’energia associata a questo chakra è quella prodotta dalle vibrazioni del colore arancione che rappresenta la creatività e la saggezza. E’ associato alle nostre relazioni con gli altri, alla nostra capacità di dare e ricevere, all’amore sessuale / appassionato e alla nostra creatività. Quando tale chakra è bloccato, le conseguenze coinvolgono principalmente la nostra sfera emotiva.
Funzione: emozioni, sessualità, creatività.
3° Chakra Maṇipūra


3° Chakra Maṇipūra
Il Chakra del Plesso Solare è situato appena sotto le costole e il colore associato è il giallo, che rappresenta il pensiero analitico e l’attività intellettuale. Questo chakra rappresenta il nostro centro emotivo ed è collegato ai nostri sogni, realizzazione dei propri obiettivi, e governa l’accettazione di noi stessi.
Funzione: consapevolezza della vita, autostima e forza di volontà.
4° Chakra Anāhata


4° Chakra Anāhata
Il Chakra del Cuore si trova al centro del torace, a livello del cuore. I colori associati sono il verde, che rappresenta la guarigione e l’equilibrio, o il rosa, che indica l’amore e la compassione incondizionata. Questo chakra riguarda l’amore incondizionato, la connessione, l’accettazione e la trasformazione ed equilibra facendo da ponte tra i tre chakra inferiori e i tre chakra superiori.
Funzione: amore, coscienza, compassione, generosità.
5° Chakra Vishuddha


5° Chakra Vishuddha
Il Chakra della Gola, si trova alla base della gola e il colore associato è il blu, che rappresenta la conoscenza e l’unità con la guida divina. Questo chakra è il nostro centro di comunicazione, dandoci così la nostra capacità di esprimerci verbalmente e di essere in grado di avere una comunicazione aperta e chiara di sentimenti e pensieri. È la porta per la Coscienza Superiore e la porta attraverso la quale passano le emozioni contenute nel cuore, per diventare equilibrate e armonizzate.
Funzione: comunicazione, capacità di rilasciare, ascolto.
6° Chakra Ājñā


6° Chakra Ājñā
Il Chakra della Fronte o del Terzo Occhio è posizionato nel mezzo della fronte, tra le sopracciglia. Il colore associato a questo chakra è l’indaco-viola, che rappresenta la ricerca e il raggiungimento di uno scopo spirituale. Il chakra del terzo occhio è coinvolto con la nostra intuizione e la nostra visione interiore, la nostra coscienza superiore, il centro dell’amore emotivo e spirituale.
Funzione: intuizione, saggezza, immaginazione.
7° Chakra | Sahasrāra


7° Chakra | Sahasrāra
Il Chakra della Corona si trova alla sommità del capo. I colori associati sono il viola, che rappresenta l’illuminazione, o il bianco, che significa purezza, perfezione e beatitudine. Mentre gli altri chakra sono collegati ad un plesso nervoso specifico, questo chakra è collegato al cervello e quindi all’intero del sistema nervoso. ll Chakra della Corona è il centro della spiritualità, dell’illuminazione, dei pensieri dinamici e dell’energia di un individuo: la nostra stessa essenza. Permette inoltre di sperimentare una continua consapevolezza di sé e un distacco cosciente dalle emozioni personali.
Funzione: coscienza cosmica e consapevolezza.